Ho iniziato molto presto a disegnare e poi a dipingere con colori, a creare con la mollica del pane figurine, con il fazzoletto di carta farfalle usando il vino per dargli un tono…
Più tardi con il filo di ferro mi divertivo a fare dei profili di facce, tutto quello che trovavo lo animavo, ne davo un significato forse diverso da quello che gli oggetti rappresentavano.
Ma è proprio questo il punto di partenza di tutta la mia arte, il dare all’oggetto un altro significato di quello conosciuto o inventarne uno nuovo. La maggioranza della gente non è più abituata a vedere e analizzare velocemente quello che gli sta davanti…a parte un assegno bancario… Ma ammirare due farfalle in amore e disegnarle e comporle come due visi che si guardano negli occhi…
Mi ha sempre salvato la creatività e più invecchio e più questa pratica mi viene facile e continua. Lo stupire delle foglie gialle color ruggine di una quercia in autunno o dello stesso colore che ammiro sul pezzo di ferro arrugginito che ho raccolto.
Tutto è arte basta saperlo scoprire, svelare, lasciandosi andare nell’anima come bambini (Klee)…senza preconcetti, umilmente.
Paolo Ryffel